“CALABRIA EROTICA”
L’ARTE DI ROSSANA GAMBINO ESALTA LA BELLEZZA DELL’EROS

di Salvatore Berlingieri

Luce cangiante. Pennellate a colori. L’occhio vede. L’anima contempla. La mente è proiettata al bello. L’eros diventa poesia, sublime eleganza, delicato racconto di passione. Con “Calabria erotica” Rossana Gambino sperimenta un nuovo itinerario artistico. Con lei letteratura e pittura si incontrano, si abbracciano, si fondono e si separano, per poi ritrovarsi in un altro dove. Per ritrovarsi in quel luogo dove l’anima si lascia catturare da ciò che è bello. Sperimenta un nuovo percorso artistico, riabbracciando l’adorato padre Sharo, sua guida nella vita e nell’arte. La “Calabria erotica” di Rossana Gambino è arte nell’arte, provocazione culturale, sensibilità su tela, raffinata eleganza, sussulto emotivo.
Le opere, per dirla con Vito Teti, sono “bellissime, sensuali, erotiche. Sanamente e gioiosamente”. Di certo ha visto bene Marinella Gambino nel definire la sorella Rossana “dotata di un non comune talento figurativo e di una fertile sensibilità d’artista. Capacità che, negli anni, coltivate con pervicacia, sono state il centro di una maturazione personale e di un progetto di vita, di veicolo di affetti familiari, nonché la forma di un legame con i luoghi di appartenenza”.
“Calabria erotica” segna l’incontro di due artisti diversi e simili allo stesso tempo, Sharo e Rossana, padre e figlia. In questa personale di Rossana Gambino la penna incontra il pennello. L’arte incontra l’arte.
Nelle sue dieci tele, 180×130, racconta di un capolavoro della letteratura calabrese. Lo racconta con eleganti pennellate. Ogni singolo movimento dell’artista rivive nell’opera finita. Il pubblico osserva, immagina, contempla, guarda, parte e arriva seguendo il percorso indicato dal pittore per poi procedere a ritroso, ritrovando le sue di emozioni.
In questa mostra Rossana Gambino esalta la bellezza dell’eros. Quello offerto in dono. Esalta le sinfonie d’amore. Amore e eros. Quell’eros che coinvolge anima e corpo in una danza sensoriale dalla quale prendono vita armoniose coreografie. Corpi danzanti, teneri abbracci, baci sensuali segnano una parte significativa di questo itinerario artistico dove la poesia ruba la scena all’immaginazione. L’immaginazione diventa poesia e i versi riemergono dai colori.
Rossana Gambino racconta anche dell’eros comprato. L’eros venduto con dignità. Racconta di quella donna che offre un’illusione d’amore a quell’uomo che non conquista e non è conquistato. Illusione d’amore che l’arte trasforma in poesia, per renderla più dolce, tanto a chi la offre quanto a chi la riceve.


Rossana Gambino racconta, ancora, dell’amore rubato, lanciando una provocatoria denuncia, dura come pietra da scagliare contro chi pur vedendo si rifiuta di vedere, fino a rendersi complice di un delitto consumato da altri. Racconta di quanto la donna sa essere forte, pur lacerata da ferite che nessun tempo potrà rimarginare. La donna è donna nonostante le mortificazioni inferte da maschi privi di scrupoli. Maschi, perché non conquistano. Maschi, perché non comprano.

Maschi, perché rubano, rubano amore. In questa parte del percorso culturale l’arte di Rossana Gambino diventa denuncia, provoca sincera indignazione, fino a portare l’uomo a chiedere scusa per conto di quei maschi che usano violenza sulle donne. Grandiosità dell’arte, quell’arte che non lascia insensibile chi ha occhi per guardare, cervello per pensare, cuore per amare.
“Calabria erotica” è tutto questo ma è anche di più. E’ arte. E’ nobile arte che esalta il bello. E’ provocazione culturale. E’ raffinata eleganza. “Calabria erotica” è sensibilità su tela.

04/05/2017, Salvatore Berlingieri

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