CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO, TRENTO

di Lidia Borella

Nella mia breve gita a Trento non poteva mancare la visita al maestoso castello del Buonconsiglio, il più vasto complesso monumentale del Trentino.

La struttura è composta da una serie di edifici di diverse epoche, racchiusi da una cinta muraria e in una posizione leggermente sopraelevata rispetto alla città; dall’esterno non si può fare a meno di notare la possente torre cilindrica, il nucleo più antico del complesso.  Di notevole interesse è anche la presenza di vasti cicli di affreschi e l’apparato decorativo all’interno del castello, realizzato a partire dal periodo tardo-medievale, per arrivare al rinascimentale.

Dal XIII al XVIII secolo il castello è stato la residenza dei vescovi di Trento, nel 1800, dopo la fine del principato vescovile, il complesso viene adibito a caserma (si possono ancora vedere le celle dei prigionieri), e nel 1924, dopo il restauro, diviene la sede del Museo Nazionale.

Attualmente è il polo principale di un sistema museale formato da cinque castelli, fra i più suggestivi del Trentino, e al suo interno si possono ammirare le ricche collezioni e le mostre.

Le collezioni comprendono oggetti che vanno dalla preistoria fino alla prima metà dell’Ottocento e documentano le vicende storico-artistiche del territorio: numerosi oggetti di interesse archeologico, opere dell’arte medievale, bronzetti e medaglie, una ricca raccolta di codici, una raccolta numismatica, sculture lignee e la pinacoteca.

loggia

La pinacoteca abbraccia un ampio arco cronologico, dalla metà del XV secolo alla metà del XIX e documenta soprattutto le vicende artistiche della regione, infatti si possono ammirare dipinti di artisti locali, ma anche veneti e lombardi.    Tra gli artisti presenti, di particolare importanza sono: Stefano da Verona, Tommaso Bragadin, Marcello Fogolino, Girolamo Romanino, Giovanni Battista Moroni, Pietro Ricci, Francesco Maffei, Giuseppe Alberti per passare a pittori del Settecento tra cui Francesco Unterperger e Gianbettino Cignaroli.

Del percorso di visita al castello vorrei parlare degli affreschi della loggia del Romanino, l’artista ha realizzato la decorazione della loggia nel periodo Rinascimentale. Sul soffitto, in un grande spazio centrale è rappresentata la figura di Fetonte, figlio del Sole, che impadronitosi del carro del padre, corre nel cielo in una pericolosa corsa sfrenata.

La scena allude allo scorrere del tempo e rappresenta le allegorie mitologiche dell’antica Roma, tema ripreso nella cultura rinascimentale diffusa nelle corti.

Un’altra struttura architettonica di rilevante importanza è la Loggia veneziana, formata da otto colonne in pietra rosa, con capitelli scolpiti a foglie che sostengono nove archi trilobati.  Guardando da questa loggia si può ammirare dall’alto il panorama di Trento e riconoscere i principali monumenti che caratterizzano la città.

Lidiart

29/06/2016, Lidia Borella

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