Finisce il Carnevale comincia la Quaresima:
ce lo “dipinge” Pieter Bruegel

 

Finisce il Carnevale comincia la Quaresima

Lotta tra Carnevale e Quaresima di Pieter Bruegel

Tra poco inizierà la Quaresima, periodo che di quaranta giorni precede la Pasqua inteso come un tempo di preparazione, di riflessione e, in parte, di penitenza e che arriva subito dopo il Carnevale che è invece una festa pagana dove si trovano in abbondanza divertimento, goliardie e totale allegria. Due ricorrenze vicine nel tempo, ma agli opposti nella loro finalità. Tale evidente contrasto è stato ben rappresentato da Pieter Bruegel (1525-1530) che è tra i primi pittori a dipingere questo forte contrasto nella sua tela data 1559 dal titolo Lotta tra Carnevale e Quaresima.

Il pittore fiammingo colpisce per la ricchezza di dettagli e l’altissimo numero di personaggi che popolano i suoi quadri e come in tutti anche in questo la prima cosa da fare è ricercare fin da subito i protagonisti.

Nella piazza dove si trova una moltitudine di persone intenta a mangiare, ad azzuffarsi, a fare baldoria i due personaggi in primo piano costituiscono le personificazioni dei due momenti dell’anno, il Carnevale e la Quaresima che si fronteggiano come in battaglia.

Il Carnevale, uomo grasso è seduto su un barile dove si trova conficcata una coscia di maiale. Il barile è spinto da un uomo travestito di giallo, colore che simboleggia l’inganno. Sulla testa del Carnevale si trova una torta di carne e nella mano destra uno spiedo con diversi pezzi di maiale facendoci pensare a un macellaio; era infatti la corporazione dei macellai a fornire la carne per i festeggiamenti carnevaleschi.
Una donna magrissima è la Quaresima, con un vestito che ci fa pensare a una religiosa, tiene in mano una paletta con due misere aringhe. È seduta su un carretto trainato da un frate e da una monaca circondata dalle pietanze tipiche del periodo quaresimale: ciambelle salate, cialde e cozze, ma anche il pesce che viene pulito dalle donne dietro di lei; tutti elementi che vanno in contrapposizione all’abbondanza di birra, pane e carne che circonda il Carnevale.

L’intera composizione del quadro può essere divisa in due parti. Alle spalle dei due protagonisti si sviluppano due scenari molto differenti. Alle spalle di Carnevale lo sfondo è costituito da un’osteria, affollata e confusionaria, dove evidentemente la birra scorre a fiumi, tanto che qualcuno si addormenta sulle botti e qualcun altro vomita dando così il significato di dissolutezza del Carnevale.

Sul lato destro della Quaresima, invece, vediamo una chiesa, dove ci sono alcune persone con vesti scure, che danno la carità a degli storpi e mendicanti. Anche nella parte più lontana si fronteggiano un giocoso girotondo e una processione religiosa.

Il quadro fu dipinto durante il periodo della Riforma Luterana, che aveva abolito la Quaresima, ma che aveva mantenuto il Carnevale. L’opera potrebbe anche rappresentazione la lotta tra le due confessioni religiose, ma Bruegel non prende posizione nella contesa e per questo assume una visuale “a volo d’uccello”, proprio per mantenere le dovute distanze.

La coppia al centro potrebbe essere l’unico elemento visto come presa di posizione dell’artista contro questa rivalità. La coppia volta le spalle e potrebbe essere visto come simbolo della massa anonima dell’umanità. La figura maschile ha un evidente rigonfiamento sulla schiena, che rappresenterebbe il carico di colpe e debolezze dell’uomo, causa delle intolleranze e quindi delle violenze. La donna, invece, porta legata alla cintura una lanterna spenta, che si contrappone alla torcia retta dalla figura che la guida: spento il lume della ragione, entrambi seguono quello della follia.

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Ciao, alla prossima

articolo a cura di Franca Barzan
Staff di IoArte

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