GLI ARTISTI EMERGENTI HANNO BISOGNO DI QUALCUNO?
PARLIAMO DEI COLLEZIONISTI

Il collezionismo è un’arte antica e socialmente importante. I corredi funerari sono i più antichi esempi di collezionismo; una pratica comune a tutte le civiltà antiche effettuata attraverso la raccolta di oggetti.

La pratica del collezionismo si consolidò a Roma quando le collezioni romane erano il frutto dei bottini di guerra e venivano esposte lungo le strade principali della città come simbolo della vittoria e come già era successo nel periodo ellenistico, anche i privati iniziarono sempre di più a portare avanti questa tradizione millenaria.

Per capire e apprezzare meglio la figura del “collezionista” ci è di aiuto la vita di Bianca Attolico (cognome appreso dopo il matrimonio), appassionata e animatrice culturale scomparsa recentemente a Roma.

Una passione la sua presa fin da piccola dal padre Tommaso Lucherini medico con la passione per l’arte e per la raccolta di opere importanti. Bianca Attolico ha frequentato gli ambienti artistici romani e nazionali, senza farsi coinvolgere dalla mondanità ostentata, cercando invece di conoscere l’artista affiancandolo nel suo cammino di crescita desiderosa di imparare.

Una disposizione d’animo di altri tempi quella di Bianca, grazie alla quale è riuscita ad alimentare una collezione in continuo work-in-progress consolidando le passioni, le amicizie e un vivace interesse rivolto al mondo dei giovani artisti. La sua punta di forza era la curiosità.

Dagli artisti giovani coglieva le sorprese che la incantavano. Affermava che per il collezionista non è importante lo studio, ma essere sempre informati, leggere, andare a mostre a musei e parlare di arte con gli amici, pensiero che l’accompagnerà per tutta la sua vita di collezionista.

Il suo salotto sarà punto di riferimento per molti artisti romani e non solo, artisti potenti ma molti anche scapestrati, artisti giovani e vecchie glorie.

Il suo era uno sguardo rivolto alla totale libertà di spirito, che si riverbera ancora oggi nella sua collezione, tutta ospitata a casa in Via dei Monti Parioli a Roma, che si è arricchita, negli ultimi tempi, di tante opere di artisti più giovani: da Vik Muniz a Sislej Xhafa, da Cristiano Pintaldi a Nicholas Hlobo, da Bruno Ceccobelli a Stefano Arienti, da Nunzio Enzo Cucchi.

Insomma molti artisti, soprattutto quelli emergenti, senza validi e raffinati collezionisti sarebbe ancora ai margini del mondo dell’arte.

E non dimentichiamo che grazie alle collezioni private, del passato e del presente, possiamo avere il nucleo originario della maggior parte dei musei pubblici. Un ruolo quello del collezionista reso ancora più importante dalla latitanza delle istituzioni, soprattutto ora che la pratica della collezione privata non è più cosa riservata ai ricchi. Anzi, il valore delle giuste informazioni, di un gusto attento, colto e sensibile, può trasformare una passione in un vero e proprio affare.

Buona Arte a tutti

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Ciao, alla prossima

articolo a cura di Franca Barzan
Staff di IoArte

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