INTERVISTA ALLA SOCIA DI IOARTE – LUCIA TORELLI

Nome e Cognome – lucia torelliTorelli

Nome d’Arte – torelli

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Svelaci il significato del tuo nome d’Arte. – il mio cognome storico

Tre aggettivi per far capire il fuoco che arde dentro di te. – eclettica, bizzarra, appassionata

Quando hai creato la tua prima opera e hai capito di essere un artista? – a 13 anni, gli insegnanti mi richiedevano acquerelli e disegni a china

Quale opera più ti rappresenta? (per poterla inserire nella pubblicazione dell’intervista ti chiediamo che l’opera sia presente in IoArte, grazie) – Quando il mare sa di buio e di lontano olio acrilico polimaterico su tela 50/60

Raccontaci la mostra a cui hai partecipato che ti ha dato più emozioni e soddisfazioni. Spiegaci le motivazioni e raccontaci come l’hai organizzata e vissuta. Spiegaci anche il perché le altre mostre che hai fatto non hanno avuto le stesse gratificazioni. – La mostra che piu’ mi ha gratificata è stata organizzata a Palazzo de Mari di Acquaviva, ho vinto il Premio della critica e si chiama “Poeti fra le stelle e Stupor Mundi” mostra d’arte organizzata dagli astrofisici italiani, premiata dal mitico giornalista di Rai 1 dell’allunaggio:Tito Stagno. Tutte le altre mostre sono state belle ed emozionanti, mostre e personali nei castelli e palazzi ducali italiani, nelle biblioteche comunali e nei sagrati di importanti Basiliche.

In che ambiente crei le tue opere? Parlaci dei tuoi momenti d’Arte. (se sono solitari, o con musica, se niente di distrae o se ti isoli dal mondo, se ritocchi per giorni e mesi la tua opera o se condividi l’opera e le emozioni con qualcuno prima che sia finita, oppure se è un’intimità solo tua… ecc..) – Creo le mie opere nel mio tinello, quando tutto tace, mi rifugio nella stanza che profuma d’altri tempi, piena di quadri e locandine del ns cinema italiano del neorealismo, fra collezioni di brocche antiche e vecchi oggetti di famiglia contenuti in bacheca. Il sottofondo musicale e’ classico da Ravel a Tchaickowskij. Della musica moderna mi fa da eco solo il raffinato Paolo Conte, Franco Battiato ed il menestrello Angelo Branduardi; a volte ascolto musica lirica da Verdi a Puccini a Leoncavallo, avendo avuto una madre che mi cantava opere sin dalla nascita e non disdegnando la bella e autentica canzone napoletana , quella vecchia per intenderci. Quando dipingo mi distraggono piacevolmente solo i miei 2 assistenti: Il mio gatto certosino Modì (in onore a Modiglian) e Clarisse Jeanne una blu di russia ladra di pennelli: se non sto attenta beve anche l’acqua che uso per i colori acrilici. Mi assistono in religioso silenzio come a darmi consigli ed ispirazione. Sono una bizzarra solitaria, mi piace dipingere da sola e nel silenzio della mia stanza con la mia musica o vecchi films in bianco e nero a farmi compagnia. Mi piace allo stesso tempo la compagnia di altri pittori solo in occasioni di eventi e mostre e riesco persino ad essere simpatica e a volte comica.Dipingo e scrivo versi in quieta solitudine e mi estraneo, è come se abitassi in fondo all’universo e di tanto in tanto mi affaccio alla finestra della realtà.

Cosa vorresti cambiasse nel mondo dell’Arte e cosa dovrebbero fare per l’Arte gli operatori del settore? Cosa dovrebbero fare i politici, le associazioni, i musei, le gallerie, i collezionisti ecc.. per salvaguardare e sostenere l’Arte? – Dovrebbero fare tutto quello che fanno gli altri governi stranieri, incrementando più l’Arte, aprire i musei agli artisti con una speciale Card, parlare di più di pittori contemporanei, perchè non esiste solo il bellissimo mondo degli artisti che ci hanno preceduto, i nostri maestri: Vogliamo gridare che esistiamo anche noi. Desidererei che la burocrazia meno ingarbugliata, infatti per chiedere il permesso di una sala o di una biblioteca, ogni volta è una trafila di carte e firme, un labirinto di richieste e lungaggini inutili. Perchè noi artisti abbelliamo piazze e strade, castelli e palazzi, biblioteche e centri storici ed i turisti sia italiani e stranieri ci richiedono sempre di più la ns presenza. Invece di contro ci sono ostacoli, come occupazione di suolo pubblico, oppure sleale concorrenza di telacce cinesi (come nel caso di Roma di piazza Navona, ove i pittori italiani chiedono permessi su permessi anche pagando, mentre gli impostori vendono chincaglieria spacciata per arte. I vigili non sempre sono stati efficaci. C’e’ tanta speculazione in giro anche nel bel mondo dell’arte che dovrebbe essere immune. Gradirei, ma sarebbe un’utopia che ci fossero trasmissioni televisive che parlassero più a lungo di pittori sconosciuti di talento.

Come vivono la tua Arte e il tuo essere Artista la famiglia e gli amici? – La famiglia mi sostiene abbastanza, mio marito mi fa da ” segretario eaccompagnatore”, tiene il calendario dei miei eventi e mi accompagna in giro per mostre ed eventi letterari essendo anche poeta. I miei figli mi comprendono perchè anche loro sono appassionati d’arte e molto bravi a disegnare e creare personaggi, sorelle e fratelli e zia materna bravissimi in questo settore: Credo infatti al fattore ereditario. Gli amici sono stati i miei fruitori più entusiasti ed anche compratori, per fortuna e spesso mi inviano foto di pareti abbellite dalle mie opere….non c’è cosa che mi soddisfi di più.

Se non ti senti un Artista compiuto, cosa ti manca come crescita personale per arrivare a sentirti quell’Artista che dentro di te sai già di essere? – Mi manca il tempo nel senso vero della parola “Kronos”. Vorrei avere più tempo a disposizione per realizzare tutto quello che ho in mente, e purtroppo il mio tempo devo dividerlo anche per la famiglia e per le altre passioni: Poesia, Cucina e volontariato. Non mi sento “arrivata” nonostante dipinga da vari anni, perchè il mio percorso non ha raggiunto la vetta e questo spetta ai critici asserirlo.

Domanda intima: le tue opere le tieni per te o le vendi? Spiegaci anche le motivazioni del perché non vuoi venderle o separarti da esse o illustraci i tuoi canali di vendita che meglio ti aiutano e ti rappresentano, senza quindi mercificare troppo al tua Arte. – Le mie opere le vendo ad amici e conoscenti, qualche volta regalo delle mie litografie sempre gradite perche’ fresche e meno impegnative di una tela. Il mio canale di vendita è il pubblico che mi vede dipingere nei centri storici in estemporanea, a volte legge la mia brochure e mi richiama facendomi una richiesta.

Altre notizie su di te e su cosa ci vuoi raccontare, sulla tua vita e sulle tue mostre. – Sin da piccolissima ho iniziato a disegnare e scolpire . I miei familiari restavano incantati da tanta fantasia e ricchezza di particolari ed i miei insegnanti a partire dalla maestra al preside del liceo erano entusiasti dei miei lavori. Ho coltivato questa passione senza mai interromperla, facendo mostre sin da liceale. A Roma dove ho vissuto per anni e a Bologna, ho avuto la fortuna di conoscere dei gran maestri del calibro di Rinaldo Geleng , Gilberto Filibeck e Novella Parigini, i quali mi hanno accolta nelle loro botteghe dorate dove si respirava olio di lino e trementina più che ossigeno, Da allora dopo le mostre dei 100 pittori di via Margutta, ne ho fatte tante in tutta Italia, nei castelli, nei palazzi ducali e marchesali, nelle biblioteche, tante estemporanee, mostre collettive nei centri storici a stretto contato col pubblico. Ho vinto svariati premi anche come poeta ma quello che mi entusiasma di più è porre la firma quando la mia opera è volta al termine, perchè è già pronta nella mia mente la prossima mia creazione: Le disegno nella mente alle 3 o alle 4 del mattino, quando la mente si dice essere più fertile. Al mattino seguente sono già pronta a pasticciare con sabbie e stucchi, colle e foglie oro…a preparare alambicchi d’Arte…..una sola nota stonata, la mia proverbiale lentezza……e il rincorrere del tempo “Kronos” il mio più acerrimo nemico.

Un grazie a Lucia da IoArte, Associazione Culturale

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