MOSTRA “HAYEZ” presso GALLERIE D’ITALIA piazza della Scala, Milanoio-socio2
di Lidia Borella

Sabato 28 novembre ho visitato la mostra “Hayez” presso le Gallerie d’Italia a Milano, una mostra temporanea, aperta dal 7 novembre al 21 febbraio 2016,hayez-pensiero-malinconico che ospita circa 120 dipinti dell’artista Francesco Hayez, da quelli più noti, fino a opere non più esposte dall’Ottocento

Particolarità di questa esposizione è l’inedito accostamento delle tre versioni della famosa opera Il bacio, e la presenza delle dieci lunette, parte di un ciclo di affreschi realizzati nel 1819 per decorare l’ufficio della Borsa di Venezia e situate all’interno del Palazzo Ducale, poi a lungo dimenticate nei depositi e recuperate dopo un attento restauro

A completare il percorso della mostra: le sculture di Antonio Canova, maestro di Hayez e le opere di alcuni suoi allievi come Vincenzo Vela e Alessandro Puttinati

L’allestimento segue una successione cronologica: sono esposti dipinti che risalgono al periodo di formazione dell’artista, tra Venezia e Roma, ancora nell’ambito del Neoclassicismo e dipinti del periodo di Milano che, più tipicamente, si inseriscono nel panorama del Romanticismo

Una delle caratteristiche di Hayez è il suo eclettismo, l’artista interpreta generi diversi: la pittura storica, il ritratto, la mitologia, la pittura sacra, l’orientalismo e il nudo femminile, caratterizzato da una forte sensualità

Vedendo per la prima volta dal vero (non dalle pagine dei libri) alcune delle sue opere, sono rimasta colpita dalle monumentali dimensioni di alcuni dipinti e dalla cura riposta anche nei minimi particolari, sia nelle figure in primo piano, sia in quelle ritratte nello sfondo, ma la caratteristica che mi ha maggiormente sorpreso è l’utilizzo del colore e l’uso dei colpi di luce per mettere in evidenza una parte della scena

L’utilizzo particolare del colore è molto evidente nel dipinto Maria Stuarda che sale al patibolo, in cui la protagonista, raffigurata al centro della composizione, indossa una veste in parte di un colore blu elettrico molto vivido, che si stacca molto dalle cromie prevalenti nel quadro, in cui ci sono dei gialli e dei rossi quasi puri che contrastano con la freddezza del blu, ma allo stesso tempo, si amalgamano più morbidamente nella composizione

Un’altra caratteristica dei dipinti di Hayez è la maestria nel rappresentare i diversi materiali, sempre osservando lo stesso quadro, sulla sinistra sono raffigurati dei soldati in armatura e guardandoli sembra di percepire la materia: la durezza e la freddezza del metallo

In molti altri dipinti si vede in modo evidente questa maestria nel rendere le caratteristiche specifiche dei diversi materiali; ne sono esempi gli abiti delle dame, le trasparenze dei veli, la leggerezza delle stoffe e dei pizzi, i gioielli d’oro che emanano luce e sembrano tridimensionali

I capelli, soprattutto nei ritratti delle ricche nobildonne con boccoli ed acconciature, sono dipinti con i minimi dettagli e con elevata bravura

La particolarità che, in assoluto, mi ha maggiormente colpito è l’incredibile utilizzo della luce e del colore sui corpi, la capacità di rendere l’incarnato delle donne fresco e luminoso, che sembra avere luce propria

Le figure, dalle linee precise, si staccano nettamente dallo sfondo che ha pennellate più “evanescenti”, pur restando molto dettagliato e curato, questa caratteristica l’ho notata soprattutto nel dipinto Maria Maddalena penitente nel deserto

Tra le opere che mi hanno maggiormente stupito vi sono, oltre a Maria Stuarda che sale al patibolo, anche Sansone e il leone, Pensiero malinconico e La vendetta è decisa

L’opera Sansone per la maestosità e l’imponenza della figura: osservando il dipinto si nota la perfezione anatomica, si percepisce l’espressione dura e seria del volto rivolto a terra verso il leone e tutta la forza che il pittore ha voluto infondere nel personaggio

In Pensiero malinconico si può notare la forte espressività del volto della donna che comunica in modo inequivocabile il sentimento ed il pensiero malinconico, evidenziato anche dal ricadere dei fiori in primo piano; nell’opera La vendetta è decisa si assapora l’atmosfera “veneziana” che Hayez ha voluto suscitare attraverso gli abiti delle donne, il paesaggio e l’architettura, atmosfera ripresa in molti dei suoi quadri

Una delle particolarità della mostra è l’interessantissimo e inedito accostamento delle tre versioni del dipinto Il bacio; sulla sinistra si può vedere la versione in cui la donna indossa una veste bianca (opera dipinta nel 1861), al centro quella con la veste azzurra, maggiormente presente nei libri d’arte (dipinta nel 1859) e sulla destra l’ultima versione del 1867

E’ stato curioso notare le differenze fra le tre versioni della scena, la posizione dei corpi e delle mani lievemente differenti, la presenza di particolari caratterizzanti, come il drappo bianco per terra nel terzo dipinto, le architetture di sfondo con particolari diversi, soprattutto nella versione più recente

Sullo parte sinistra dello sfondo in tutti e tre i dipinti si intravede, nell’ombra, una figura fugace, interpretata come una spia e dipinta in modo diverso in ognuna delle tre versioni, in una di esse il taglio dell’architettura lo rende maggiormente visibile

Il bacio dolce e furtivo comunica proprio la sensazione di un brevissimo, ma intenso momento di addio tra il cospiratore e l’amata

Colpiscono molto i riflessi cangianti e lucenti della veste di seta che sembra aggiungere luce alla scena

La mostra “Hayez” curata da Fernando Mazzocca, con il coordinamento generale di Gianfranco Brunelli è stata realizzata efficacemente, sia per la successione cronologica dei lavori, sia per il ritmo dei generi presentati, l’alternarsi di autoritratti dell’artista permette di seguire al meglio il percorso temporale della realizzazione delle opere ed il passaggio dal Neoclassicismo al Romanticismo

Oltre alla mostra “Hayez”, la Galleria permette di visitare anche le esposizioni “Cantiere 900” e “Capolavori 800”

Per “Cantiere 900” si posso vedere opere di famosi artisti come: Manzoni, Castellani, Burri, Balla, Pistoletto, Baj, Sironi, Fontana, Schifano, De Chirico

Le opere di Fontana, Manzoni e Castellani sono caratterizzate da profondità spaziale, dai tagli sulla tela di Fontana, alla tridimensionalità delle opere Achrome di Manzoni e Superficie Bianca di Castellani

Tra le opere di questa esposizione, mi sono maggiormente piaciute: Ricerca astratta di Balla e Manichini in riva al mare di De Chirico, la prima per il movimento e l’utilizzo delle particolari cromie, la seconda per la tipica atmosfera surrealista delle opere di De Chirico

Proseguendo per Palazzo Brentani e Palazzo Anguissola Antona Traversi, è allestita la mostra “Capolavori 800”: dalla perfezione dei bassorilievi di Canova, alla bellezza dei dipinti di Molteni, Magistretti, Induno, Canella, Inganni; si passa alle opere Simboliste di artisti come Tavernier e Segantini, dei quali ammiro la bellezza paesaggistica e la naturalezza delle scene raffigurate

Uno degli artisti che ho particolarmente apprezzato è Aristide Sartorio per le atmosfere che crea attraverso i suoi dipinti, ne sono un esempio le opere Risveglio e Sagra, caratterizzate dal movimento morbido dei corpi, dai colori tenui e dalle tonalità prevalentemente azzurro-verde

Un altro dipinto che mi ha stupito e che non conoscevo è Le Villi di Bartolomeo Giuliano, mi ha affascinato per l’armonia delle figure danzanti sopra uno specchio d’acqua, per la sinuosità dei loro movimenti e per la tematica mitologica che spesso tratto nel mio percorso artistico e che mi interessa molto

In conclusione, al termine del percorso delle mostre “Hayez”, “Cantiere 900”, “Capolavori 800”, posso dire che dedicare un po’ di tempo per visitare queste esposizioni è più che fruttuoso, ricco di stupore e di sorprese e, senza dubbio, lascia un’emozione nello spettatore

Lidiart

2/12/2015, Lidia Borella

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