Novembre 1823 nasce il Rugby e l’Arte c’è

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Il gioco è più antico della cultura partendo e analizzando il fatto che mentre il gioco non ha avuto bisogno dell’uomo per nascere, gli animali giocano senza che sia stato l’uomo ad insegnarglielo, la cultura è nata invece dalla convivenza umana.

Johan Huizinga nel suo libro Homo Ludens pubblicato nel 1938, esamina il gioco come fondamento di ogni cultura dell’organizzazione sociale affermando che il gioco è una lotta per qualcosa, o comunque può rappresentarla.

Nell’azione del gioco viene utilizzata la tensione che mette alla prova la forza del giocatore che intende vincere senza trasgredire alle regole, diverse per ogni gioco, e inconfutabili, senza le quali non esisterebbe il gioco stesso. Chi infrange le regole e distrugge il gioco è imperdonabile perché distrugge un equilibrio, più di chi bara fingendo di giocare lealmente; questo afferma Huizinga vale anche per la vita reale. In generale, chi non rispetta le regole tende a creare una propria comunità con norme differenti: essi sono i” rivoluzionari “.

ll Rugby nasce proprio da un atto rivoluzionario. E’ il primo Novembre del 1823 quando il giovane William Webb Ellis durante una partita di calcio giocata sul prato della Public School di Rugby, cittadina inglese del Warwickshire, prende la palla con le mani (all’epoca consentito dalle regole) e comincia a correre (cosa non consentita dal regolamento) fino alla linea di fondo dove deposita la palla.

Nata come leggenda viene resa come versione ufficiale dai rugbisti che vogliono far capire che il Rugby nasce dal cuore e dal coraggio di andare contro le regole, la storia dice poi che, durante gli anni successivi il 1823, questo sport si diffuse soprattutto nel Regno Unito.

Il primo quadro sul rugby della storia è quello di William Bames Wollen che raffigura una partita particolare giocata nella finale dello Yorkshire Cup del 1877 primo torneo di rugby a eliminazione diretta.

(c) World Rugby Museum; Supplied by The Public Catalogue Foundation

WOLLEN dipinge una delle azioni che nel rugby è la più spettacolare: la corsa. Possiamo da questo particolare vedere come il pallone da gioco abbia già una forma abbastanza ovale. Il giocatore in primo piano ha evitato un placcaggio e il suo avversario è caduto a terra. Va notata la grande abilità del Wollen di saper catturare nel fermo immagine l’espressione nel volto dei giocatori dandoci la possibilità di vedere l’azione da questa angolatura come se i giocatori stessi stessero passando davanti a noi.

In questo particolare possiamo notare come il terreno di gioco formato da fango e erba si mescoli con i colori del paesaggio. Condizioni climatiche abituali se si considera il rugby nasce come sport invernale, mentre d’estate si preferiva giocare a cricket. Non esistono recinzioni di gioco e i cani sono liberi, a volte anche di fermare l’azione di gioco entrando e rincorrendo i giocatori.

Sullo sfondo sono presenti alcune casette alberi e alcuni spettatori, pochi in verità per un incontro molto importante. All’esordio il rugby era ancora uno sport per pochi gentlemen e lo scarso pubblico dipinto da Wollen lo dimostra. Saranno gli anni seguenti che gli appassionati si moltiplicheranno e testimonianza di ciò vorremmo citare un quadro sempre di Wollen

La finale del County Chamionship del 25 novembre 1893.

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Ciao, alla prossima

articolo a cura di Franca Barzan
Staff di IoArte

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