SE TIKTOK PARLASSE DI ARTE AI GIOVANI, IL MONDO SAREBBE MIGLIORE
Riflettori accesi su TikTok
Nato in Cina nel 2016 dal suo ideatore Zhang Yiming il social network “TikTok” riscontra da subito un successo planetario sorpassando i giganti Snapchat, Facebook e Instagram diventando l’applicazione più scaricata al mondo dai giovani tra i 10 e i 18 anni.
Per diventare un TikTok utente non serve niente di eccezionale. Essendo la versione mediatica di un qualsiasi Karaoke ti basta scegliere una canzone tra quelle proposte, e poi tu utente ti filmi e realizzi il tuo videoclip online con la comunità TikTok.
L’idea è di incarnare in playback i propri “tubes” preferiti, facendo degli sketch o doppiando scene di film cult.
Ma l’arma vincente di quest’applicazione è la sfida: ogni settimana, viene lanciata da TikTok una “scommessa”. Lo “Shoe Challenge”, ad esempio, dove in 15 secondi ti devi provare il maggior numero possibile di vestiti e di scarpe, tutto a tempo di musica.
Un modo sottile questo per creare dipendenza tra i giovani fruitori del social network. Ma non solo, su questa piattaforma ogni dettaglio è importante: effetti, montaggio e trucco, tutto è fatto per assomigliare a una diva o a un divo, in modo da potersi aggiudicare il maggior numero di like e di sfide.
Ecco allora che senza sorpresa si ritrovano le messe in scena di stereotipi, mosse e mises sexy e soprattutto dei fisici glabri e simil clonati. Benvenuti! questo è il regno dell’apparenza dove si fa l’elogio del corpo perfetto ma soprattutto si disprezza la differenza.
Tutto questo l’Arte non lo permetterebbe.
Ecco che IoArte vuole lanciare il nuovo socialart TikTArt.
Se sei d’accordo batti un colpo!
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Ciao, alla prossima
articolo a cura di Franca Barzan
Staff di IoArte
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