TESTIMONE ATTRAVERSO LA SUA FOTOGRAFIA DELLA VITA MONDANA E DEI PERSONAGGI DEL CINEMA ITALIANO – TAZIO SECCHIAROLI

“Ho visto la prima volta il film 8 e1/2 all’età di 7 anni. Mio padre mi portò in uno di quei cinema con le sedie di legno dove programmavano vecchi film: sarà stato il 1974.” Con queste parole David, figlio di Tazio Secchiaroli, ricorda il bambino felliniano e le dedica alla madre Rossana.

Tazio Secchiaroli fu il fotografo di Federico Fellini l’unico tra tutti  che riuscì ad entrare in sintonia con l’anima artistica di Fellini documentando i momenti  in cui il regista esprimeva la sua arte. Fotograficamente tutte le foto di Secchiaroli ci riportano il Fellini più autentico e vero, foto in cui il Maestro si poteva specchiare senza fermarsi davanti ai suoi soliti imbarazzi. La fotografia era parte essenziale del lavoro di Fellini, molto più dei provini. Attraverso le foto i personaggi felliniani cominciavano a vivere. Il sodalizio tra Tazio Secchiaroli e Federico Fellini fu inevitabile. Si incontrarono sul terreno della dissacrazione per il mondo dei miti del cinema e dell’alta società fungendo da rottura degli schemi costituiti sia nella fotografia che nel cinema.

Federico Fellini che sconvolse l’ordine costituito nella direzione dei film ma anche nelle sceneggiature

Secchiaroli  propose un nuovo modo di fotografare fondato sull’immagine presa all’improvviso e che fu fonte di ispirazione dei paparazzi felliniani. Uno scatto veloce,  improvviso che abbagliava con il flash il jet- set romano di via Veneto immortalando un attimo rendendolo un presente infinito. Scegliere la preda, seguirla, innervosirla aspettando il momento giusto per la fotografia d’effetto, come quando fu inseguito senza essere raggiunto da Walter Chiari. Fu questo un chiaro modo di fare fotografia che Tazio portò nel set del cinema felliniamo, non qualcuno in disparte pronto a fotografare solo nel momento della scena ferma, ma il fotografo parte integrante del tutto che riprende non il girato, ma l’intera vita del cinema.

Dal canto suo Fellini aveva così trovato in Secchiaroli il fotografo che voleva.

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Ciao, alla prossima

articolo a cura di Franca Barzan
Staff di IoArte

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